Il naming è quel momento in cui pensi di avere tutto pronto per lanciare la tua start-up, ma ti ritrovi col grande dubbio: “E ora che nome scelgo?” Ti giri e rigiri, spremi le meningi e ti sembra tutto troppo banale? Bene, in questo articolo ti darò dei tips & tools che ti aiuteranno a scegliere il nome migliore per la tua start-up.
Il nome di una potenziale azienda è più che fondamentale. Metti che hai un progetto fichissimo e poi ti viene da chiamarlo “Colore Marrone”, ovviamente la prima cosa a cui penserà chi sentirà quel nome è “Ma questi che vendono m*rd*?” Beh, ovviamente vogliamo evitare questo effetto. Dipende dal tipo di azienda che vuoi lanciare dovrai trovare quel nome perfetto che ti faccia sentire un po’ Steve Jobs. Un nome innovativo, geniale, che abbia un suono gradevole. Un nome che ti faccia sentire fiero di te stesso.
Poi magari ne trovi uno e ti rendi conto che in realtà già esiste. Prima di trovare il nome perfetto, a meno che non hai una bella botta di c, ehm fortuna, dovrai fare un bel po’ di tentativi. E’ come quando devi dare il nome al tuo bebè che sta per nascere (vale anche per chi deve adottare una scimmietta domestica), glielo vuoi dare un nome che ti piacerà urlare ai 4 venti per il resto della tua vita?
Ma capiamo un po’ di cosa si occupa il naming.
La carissima Wiki ci dà il seguente significato di Naming:
Il naming (“denominare”, dalla lingua inglese), nel lessico del marketing, è lo studio della scelta dei nomi dei prodotti, dei servizi e anche dell’impresa stessa.
Adesso che abbiamo capito il significato della parola naming possiamo passare alle tipologie in cui è suddiviso questo settore. Il web è pieno di trucchetti e suggerimenti su come poter trovare facilmente il nome più corretto, ma per riuscirci è meglio essere a conoscenza delle varie tipologie di naming esistenti e del comportamento dei nostri competitors. Che c’entrano i competitors? Tu continua a leggere e lo scoprirai tra pochissimo.
Quali sono le tipologie di naming?
Ti ho parlato su delle differenti tipologie di naming, ecco qui l’elenco:
- patronimico: è la più antica tecnica di naming, infatti questa corrisponde al nome del fondatore dell’azienda. Ne danno esempio Barilla, Ferrari, Dolce & Gabbana.
- acronimo: in questo caso si uniscono le iniziali di più parole diverse. E’ questo il caso di: IBM, BMW. Questa tipologia è poco consigliata perché non crea nessuna emozione nel potenziale cliente.
- coniato: anche questa è una tecnica piuttosto usata da tempo. Si tratta di un nome inventato tratto da differenti parole. E’ il caso di Accenture (ACCENT on the futURE), Netflix (interNET FIX). E’ una bella tecnica, ma nel caso di nomi derivanti da lingue straniere potrebbe penalizzare l’azienda.
- descrittivo: è il tipo di nome che descrive la tipologia di attività o servizio offerto. Ad esempio: Pizza Hut, Poste Italiane, Poltrone Sofà.
- astratto: nome di fantasia, spesso parole inventate che non hanno particolari significati ne descrivono la tipologia di attività. Esempio: FIndus, Unilever.
- evocativo: è la tipologia più originale, poiché trasmette foneticamente e/o emotivamente sensazioni legati ai valori del brand. Vedi: Google, Tic Tac, Chupa Chups.
Ok, abbiamo visto le differenti tipologie e magari ti senti ancora più confuso di prima. Ci sta, è normale. Ma non ti abbattere è un processo che deve essere svolto con calma, pazienza, infinita creatività e svariati briefing.
All’inizio ti ho anticipato qualcosa riguardo i tuoi potenziali competitors ed è giunta l’ora di capire cosa c’entrino in questo caso.
Come possono aiutarmi i miei competitors?
Per poter avviare una start-up devi conoscere il tuo settore meglio di te stesso. Devi capire come agiscono i tuoi competitors e perché loro hanno già una fetta di mercato.
Analizza i nomi dei tuoi competitors e cerca di capire a che tipologia di nome appartengono. Analizza, anche, i mercati affini e studia i loro social e vedi che tipo di approccio usano. Spesso vedere come gira il tuo mercato può dare vita a nuove idee e magari darti qualche suggerimento sul nome da utilizzare.
Magari stai per lanciare una start-up ultra innovativa e quindi, giustamente, ti verrebbe da chiedermi “Ma se competitors non ne ho cosa analizzo?”.
I competitors ci sono sempre. Ci ho messo un bel po’ di anni a capirlo anche io. Puoi avere in mente un prodotto innovativo, ancora inesistente, ma potrebbe esistere qualche prodotto simile al tuo.
Facciamo finta che tu abbia inventato un oggettino che possa essere il prototipo di TV del futuro e stai cercando il nome per la tua start-up. In questo caso analizzare i nomi delle aziende che hanno prodotto le TV più comprate può esserti d’aiuto. Analizza nomi, brand, campagne pubblicitarie, recensioni e reazioni dei clienti e fai un paragone con il tuo prodotto. Scrivi una lista di vari nomi e poi ripetili ad alta voce. Sicuramente ce ne sarà uno che ti farà dire “Questo è il mio nome perfetto!”
Che nome piace al mio potenziale cliente?
Un punto molto importante è quello di analizzare i tuoi potenziali clienti.
Creati delle buyer personas ed analizza nei social le loro reazioni nei confronti dei prodotti dei tuoi competitors.
Il mercato, composto dai competitors e potenziali clienti, lo devi conoscere ben a fondo. Per fortuna, siamo nell’era digital e tutto è più semplice. Infatti, ti basta pochissimo per poter conoscere i tuoi potenziali clienti. Apri l’internet dei tuoi social dal tuo smartphonino (non serve solo per farsi i selfie!) e vai su Facebook, Instagram, Twitter. Stalkera i social dei tuoi competitors e vedi come commentano i loro clienti. Analizza il loro comportamento e potrai capire che tipo di aspettativa potrebbero avere nei confronti di un prodotto di quel mercato più innovativo.
Se ti trovi in un settore in cui il cliente medio utilizza un tono di voce molto allegro e scherzoso, un nome di tipologia acronimo potrebbe penalizzarti. In quel caso usare una tipologia di naming astratto potrebbe essere più gradevole per il tuo potenziale cliente.
Ma esistono dei tools che mi aiutino a trovare il mio naming perfetto?
Se, dopo questa attenta analisi, ancora non sei riuscito a trovare il nome che possa farti sentire un po’ Steve Jobs, allora è il caso di ricorrere ad alcuni tools. Anche qui il tuo smartphonino può venirti incontro!
I tools, se non sai cosa siano, sono dei simpatici programmini online o apps che ti generano una serie di dati (in questo caso nomi) a seconda dei comandi che inserisci.
Ieri, qui su Make Hub, Angelo ha postato 3 suggerimenti interessanti di tools che potrebbero aiutarti a trovare il naming perfetto. Dacci un occhiata!
In ogni caso, se hai bisogno di un aiutino in più per destreggiarti in questa giungla digitale contatta Make Hub -> Chiedi di Emanuela Damanti (è bello il mio nome, vero? :D) e ti aiuterò a trovare il nome perfetto per la tua start-up!
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A presto!
Emanuela xoxo
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